giovedì 21 marzo 2013

SEMBRAVANO VENTI DI POLITEIA


Non so voi, ma io sono un po' confuso. Si certo, prima ero diffidente, come tanti facevo fatica a credere che questo vento di cambiamenti stesse spianando la strada ad una splendida isopfesia, di fatto è inutile parlare di democrazia, per come la conosciamo noi e per come si presenta attualmente, questa non è la soluzione a nessun problema. Non è quella democrazia delle voci, delle idee, del dibattito e delle critiche costruttive, quella della collaborazione per il bene comune, quella del sediamoci e troviamo una soluzione tutti assieme. Non c'è più niente di tutto questo, di quel partitismo, di quel bicameralismo ma ancora più importante, di quella Repubblica, rimane solo l'ipocrisia sfrenata di chi crede che la propria voce valga più della mia, della vostra.


Magari potessi fare una chiacchierata a quattrocchi con Platone, o con Aristotele, gli chiederei subito di spiegarmi cosa sta succedendo, perché se non ho frainteso le loro parole e quelle dei loro compagni di pensiero, il concetto che abbiamo noi, quello della società attuale, non è altro che una contraddizione. Insomma, qualcuno ha interpretato male secoli di conoscenze politico-filosofiche, o più plausibilmente queste conoscenze sono state modificate negli interessi di pochi. Queste menti assieme ad altre, si son prese la briga e quindi l'onore di far giungere ai tempi nostri i concetti di Demokratia e Politeia, non riesco a capire l'autolesionismo che ha voluto unificare due principi sostanzialmente così diversi.

Politeia (termine greco, in latino Res-Pùblica, da cui il termine attuale Repubblica), sta ad indicare la forza, l'intelletto ed il valore del singolo individuo, a prescindere dalla sua classe sociale di appartenenza. Demokratia (termine greco composto dalle parole demos/popolo e kratos/governo) sta invece ad indicare la forza sovrana del popolo in quanto massa, ma indipendentemente dal suo numero. In democrazia, il popolo esercita il proprio potere in maniera diretta o indiretta.

L'incoerenza tra i due punti, è rappresentata a livello concreto dalla nostra situazione politica: ogni partito in sé rappresenta l'abolizione dell'individualità, gli ideali del singolo quindi, dovranno tendenzialmente uniformarsi a quelli del gruppo o ancor peggio a quelli di un vertice ristretto interno alla formazione politica. Considerata la moltitudine di ideali sui quali qualsiasi partito è fondato, mi pare logico dedurne l'irrazionalità in termini di libertà all'interno di questo stesso, dal momento che l'individuo in quanto membro attivo del partito, al fronte di innumerevoli idee sarà indirizzato al sostegno di punti non sempre condivisi ideologicamente. Questo problema andrebbe però analizzato in un contesto più ampio, quello del bipolarismo per esempio. Mi spiego meglio. Se fuori da un contesto di corruzione o di conflitti d'interesse, ogni parlamentare agisse secondo coscienza e seguendo i propri ideali a prescindere dal volere del proprio partito di appartenenza, egli avrebbe oltre alla funzione di rappresentanza dell'elettore anche quella di moderatore all'interno del partito stesso. Ammesso che quindi, lo stesso discorso si ripeta in un contesto di totalità delle forze politiche, si arriverebbe ad un magnifico equilibrio di ideali, dove maggioranza e opposizione non sono sinonimi di amici e nemici, ma semplicemente parti etiche di uno stesso organo che collaborano, interagiscono ed agiscono nell'interesse del bene comune, quella che chiamiamo politica del buon senso. 



Con questo breve articolo vi invito ad una discussione collettiva e costruttiva, se non vi è chiaro uno qualunque dei concetti presentati, o una qualunque delle affermazioni riportate nell'articolo sarò felice di provare a dare risposta alle vostre domande.

Per chi non avesse ancora letto abbastanza a proposito di questi temi, vi consiglio alcune letture quali Politeia(La Repubblica) di Platone; le teorie di Aristotele riguardo Democrazia e Repubblica. Qualora voleste dei riferimenti più precisi riguardo alle fonti sentiatevi liberi di contattarmi.

domenica 10 marzo 2013

Borsa internazionale del Turismo a Berlino, ci siamo davvero?


Vorrei riportare all'attenzione di voi lettori alcuni fatti di cui non siete a conoscenza.
Il 7 Marzo 2013, spinto dal mio interesse verso il mondo del turismo e aiutato dalla mia attuale professione nel settore alberghiero, ho potuto prendere parte ad una delle tre giornate dedicate esclusivamente a stampa e operatori, presso la BIT berlinese. Con l'intenzione di scrivere una piccola analisi dell'evento per il mio blog personale e per un altro blog di carattere turistico, sono andato ad intervistare prima alcune delle istituzioni presenti, e alcuni degli operatori dopo.

Lo stand della regione Sardegna è presente nella piazza allestita dall'ENIT(Agenzia nazionale del turismo). Qui sono presenti parecchi funzionari regionali e addirittura 40 operatori sardi. Alla mia richiesta di intervista però, mi viene riferito da una funzionaria che a causa di impegni primari l'assessore Luigi Crisponi non ha potuto prendere parte alla manifestazione, di fatto in questi giorni è stata sciolta la giunta regionale e si è ora in attesa della rinomina degli assessori. Se giustificata è quindi l'assenza dell'onorevole Crisponi, non si può dire altrettanto riguardo all'assenza di un delegato, di un portavoce che possa esporre in qualunque maniera l'operato regionale in ambito turistico, presupposto indispensabile per la promozione di un territorio. La funzionaria ha poi tenuto a farmi avere l'indirizzo email del Sig. Marco Salis, addetto all'ufficio stampa della regione Sardegna, invitandomi ad inoltrargli l'intervista elettronicamente. Una volta recapitata l'intervista ed il mio disappunto all'ufficio stampa la sera stessa, è puntualissima la risposta del Sig. Salis la mattina seguente. Egli tiene a giustificare l'assenza dell'assessore, riassumendo brevemente la situazione cruciale della giunta. In seguito afferma “l'ITB è una fiera promo-commerciale, altamente operativa, non un evento istituzionale né men che meno politico”. Affermazione piuttosto sconcertante, se considerato che nell'industria turistica, l'istituzione costituisce parte significativa del prodotto. Conclude poi assicurandomi che le mie domande verranno inoltrate all'assessore e riceveranno al più presto una risposta. Di questo lo ringrazio e resto in attesa.

La stessa identica situazione si ripete pochi minuti dopo presso lo stand del Comune di Olbia, dove l'assessore non è potuto essere presente per contrattempi sopraggiunti in extremis.

Un secondo invito sempre da parte della funzionaria sarda mi fa presente la disponibilità dello stand ENIT, in cui subito dopo vado a cercare delle risposte. Qui mi accoglie la signora Huebner, della sezione comunicazione e marketing ENIT di Frankfurt am Main. Dopo qualche minuto mi comunica un appuntamento con la signora Antonella Rossi, responsabile dello stesso reparto. All'ora indicata sono nuovamente qua, vengo accolto di nuovo dalla signora Huebner e faccio presente l'appuntamento con la Sig.ra Rossi che parlava a qualche metro di distanza. Vengo invitato ad aspettare un attimo e nel mentre assisto alla scena: inizia una discussione molto vivace tra le due, prima di fronte ai miei occhi e poco dopo dietro a una parete dello stand cercando di sottrarsi alla mia vista. Dopo qualche minuto si presenta nuovamente l'addetta chiaramente dispiaciuta per l'avvenuto e mi comunica l'indisponibilità della responsabile. A questo punto vengo invitato a lasciare un contatto, richiesta alla quale mi oppongo e replico con la richiesta di un suo contatto, ricevendo un bigliettino da visita della stessa. Intervista inoltrata via posta elettronica, e messaggio di risposta automatica ricevuto dopo qualche minuto, ad informarmi dell'assenza della signora Huebner presso il proprio ufficio. Resto in attesa di eventuali svolgimenti.

Anche in altri casi, cito Calabria e Friuli Venezia Giulia gli assessori non sono potuti essere presenti, qui però a rigor di logica c'è chi da voce alla regione, esponendo le idee, operato e risultati.
Le vetrine all'estero sono importanti, ma una volta lì chi ci rappresenta, chi da voce alla nostra terra, è davvero questo il meglio che possiamo fare?

Ringrazio per il loro contributo, il Sig. Andrea D'Ambrosio funzionario della regione Calabria e la Sig.ra Linda Marcuzzi dell'ufficio stampa agenzia turismo Friuli Venezia Giulia.